Bolle già pronte vs strategia di betting

Pronostici Naturali Guide Bolle Pronte VS Strategia Betting

Cerchi scommesse pronte da giocare? Scopri perché è sbagliato e molto difficile e perché dovresti avere la tua strategia di betting.

Perché non dovresti copiare le scommesse fatte da altri?
Perché copiare le scommesse è anche difficile da applicare?
Mi dà una bolla? Quante volte in questi anni ho ricevuto messaggi per richieste di questo genere.

So che, per farla semplice, si chiede una bolla così ogni tanto giusto per… estemporanea, probabilmente senza grosse pretese, ma colgo questo grande classico per fare un discorso molto più ampio che coinvolge la strategia di betting.

Nel mio caso, nonostante la richiesta di bolle possano significare una fiducia nei miei confronti e per la quale ovviamente ringrazio, ci sono più ragioni per evitare di andare alla ricerca della scommessa on-demand, già confezionata e pronta da giocare.

Il primo motivo che voglio escludere molto rapidamente e severamente, è anche logico. Chi mai fosse a conoscenza di chissà quali segreti ed insight che potrebbero dare una tale sicurezza per sapere il segno finale di una partita (ottenuti in buona o cattiva fede) credo che se la terrebbe per sé e non la direbbe al primo che passa, magari su un social.

Al contrario, solo per vanto personale, dovrebbe andare contro i suoi stessi interessi, attirarsi addosso potenziali rischi e magari far abbassare anche la quota. Insomma, avrebbe solo da perderci, in tutti i sensi. 

Il secondo motivo è altrettanto pragmatico. Come ho scritto nel libro manuale dei Pronostici Naturali, fare copia e incolla delle scommesse di un altro (spesso anche completamente sconosciuto) significa, di fatto, mettere i tuoi soldi in mani altrui. E, se ci si riflette seriamente un attimo, questo è di per sé già abbastanza assurdo.

Chi spera ancora di poter vincere nel betting con tale modalità è purtroppo invece ancora molto lontano dall’ottenere un approccio efficace, soddisfacente ed ovviamente che non dipenda da nessuno.

Questo genere di tentativi denotano la totale mancanza dell’aspetto fondamentale, che consiste nell’avere una strategia di betting personale che sia in grado di stimolare un’attitudine vincente.

Una strategia di betting consiste nel decidere un insieme di azioni, riflessioni, valutazioni, parametri e decisioni, che portino ad avere la capacità di scommettere in un certo modo, per un determinato periodo di tempo e che si adatti al nostro stile di gioco e risorse disponibili.

I fattori di una strategia di betting sono numerosi, i seguenti dovrebbero coprire la maggior parte degli aspetti.

  • Budget complessivo e per ogni giocata
  • Obiettivi
  • Schema di gioco
  • Frequenza (quantità) di gioco
  • Arco temporale
  • Tempo a disposizione (pre e live)
  • Costanza
  • Psicologia (robustezza, controllo, equilibrio, determinazione, positività, ecc.)
  • Altro: memoria, conoscenze, lettura dati, ecc.

Risulta molto chiaro come siano tutti fattori estremamente personali.

E come se non bastasse, tutto ciò potrà nel tempo essere anche sensibile a variazioni, per nostra scelta (ad esempio, voglio provare a scommettere su un altro campionato o altri mercati) o per decisione del bookmaker o per l’entrata in vigore di nuove regolamentazioni.

A questo proposito, proprio in questo periodo, la normativa italiana ha ufficializzato la possibilità di integrare la funzionalità del cashback sulle piattaforme dei bookmaker ed ha aumentato i limiti di vincita.

Ipotizziamo comunque di poter avere anche tutte le settimane o addirittura tutti i giorni delle scommesse da copiare e giocare, così pronta consegna.

Dovrei in pratica emulare una strategia altrui in tutto e per tutto. Perché ogni aspetto fa parte di un calcolo ponderato.

Ad esempio, qualora il budget  del mio “bet whistler” giocasse 20 euro su 10 bolle in un giorno, fare copia e incolla della bolla ma con 2 euro cambierebbe tutte le dinamiche di potenziali vincite e sopportazione delle perdite. Crolla subito tutto il castello, in pratica.

L’obiettivo non può essere banalmente “vincere”, deve essere chiaro che c’è una stretta relazione tra quanto decido di dedicare al betting e quanto potenzialmente può tornare indietro.

Con dieci euro a settimana puoi ambire ad un obiettivo, con 100 ad un altro.
Se volessi arrivare a fine stagione con, ad esempio 500 euro in più netti e alla prima giocata sarei così bravo (e fortunato probabilmente) di vincere subito 500 euro, cosa faresti? Obiettivo raggiunto e fine del betting per questa stagione? Uhm, non credo proprio! Capite come sia tutto molto personale.

A me, ad esempio, interessa aumentare ogni ordine di percentuale: dalle quote di copertura e fisse, ai suggerimenti ma anche al numero di tipologie di scommesse con ritorno positivo.

E la prima opzione che devi essere in grado di accettare, senza che questa intacchi in alcun modo la tua sostenibilità economica personale, è perdere tutto.

Tra il perdere tutto e vincere sempre ci sono numerose sfumature che consentono di raggiungere il tuo obiettivo nel tempo, con giorni in cui perderai, vincerai o farai dei recuperi, piccoli o grandi che siano.

Allo schema o pattern di gioco vorrei dedicare un contenuto a parte, perché è un argomento ampio e che voglio mettere bene a fuoco.
Per ora è sufficiente comprendere che in una o più giornate posso attuare una o più giocate insieme per cercare di autofinanziare le giocate, ottenere recuperi anche qualora girasse storta, massimizzare le vincite.

È un fattore che c’entra ovviamente con l’ottimizzazione delle giocate, la percezione e l’abbattimento del rischio ma, diciamo così, non solo sulla singola bolla, ma su un insieme che, da una parte o dall’altra, dovrebbero riuscire a farmi ottenere un percentuale netta di vincita o una perdita limitata, durante la loro ripetizione nel tempo.

Il budget è sicuramente il parametro a cui tutti sono più sensibili, ma ce ne sono altri molto importanti ed uno di questi è la frequenza di gioco.

Ipotizziamo ad esempio un classico Sabato con le solite numerose partite ed abbondanza di Pronostici Naturali. Tu quante scommesse fai? Una, tre, venti? 

La mia stessa strategia di betting è molto difficile che possa essere replicata dallo scommettitore “classico”, anche per via proprio della mia frequenza e mole di bolle giocate, che sarà molto probabilmente più intensa ed impegnativa, per più motivi.

Questo è un aspetto che ho ripetuto spesso anche nei miei video. Io voglio e devo fare continuamente test con denaro vero, per mettere costantemente sotto “stress” i suggerimenti, la piattaforma e tutto il modello di betting dei Pronostici Naturali.

Oltre all’obiettivo personale di ottenere vincite, cerco di cogliere nuove opportunità per sfruttare i Pronostici Naturali. Ad esempio, da tempo ho iniziato ad apprezzare anche le scommesse singole, che ho chiamato appunto SingolFix (potete già vederne alcune sul profilo Instagram e Facebook) che rappresentano la fase empirica finale di questa giocata.

Sia chiaro, la “novità” riguarda il come sfruttare i Pronostici Naturali anche per chi predilige le scommesse con una sola partita, prima che qualcuno capisca male! Un aspetto che non avevo mai particolarmente approfondito sui canali ufficiali.

Per tornare ai fattori della strategia di betting, l’arco temporale è un altro aspetto che cambia tutto. Dovrebbe essere di lungo o, meglio ancora, di lunghissimo termine.

Solo nel lungo, diciamo almeno dopo una stagione intera seguita bene e con costanza, posso ottenere indicazioni rilevanti sull’andamento del mio belting che consentano di ricavare ulteriori spunti, riflessioni, analisi, in un’ottica di costante miglioramento da mettere in pratica durante la successiva.

A proposito di arco temporale mi viene in mente una nota vignetta in cui un uomo scava un tunnel sotto terra e che, ad un certo punto, stanco di non vedere alcun risultato, si ferma.
E nella vignetta si vede invece che, proprio poco oltre, avrebbe iniziato a vedere il  risultato del suo sforzo.

In modo analogo, è ancora una volta personale nel betting la capacità e la consapevolezza di quanto possiamo proseguire nel nostro cammino, nonostante non siano ancora arrivati dei risultati.

Il tempo a disposizione influisce sulla strategia di betting da utilizzare, ad esempio sé posso scommettere tranquillamente o sempre di corsa, comodamente da un PC sul divano a casa o sull’autobus dal cellulare, 10 minuti o 2 ore, solo pre partite o anche live.

La strategia o la disponibilità, uno dei due, dovrà per forza cambiare o adattarsi in funzione dell’altro. Chiaramente, dedicare un minimo sindacale di tempo ad un’attività, è sempre raccomandato, se possibile.

Ed arriviamo al fattore costanza, forse uno dei più complicati da mettere dentro ad una strategia di betting. La costanza non si può “comprare”, intendo dire che, per assurdo, anche il budget stesso è più semplice da gestire. Ce l’hai o non ce l’hai ma può arrivare, che ne so, un premio aziendale inaspettato e posso aumentare il budget.

La costanza è dentro ognuno di noi, la puoi allenare certo, ma è sempre difficile. Dovresti ambire ad essere la goccia cinese del tuo betting, nonostante tutto: tempo, imprevisti, voglia, ecc..

Senza costanza fare test realistici, studiare un aspetto del tuo betting per capire sé per te va bene o male, è impossibile perché otterresti risultati falsati e quindi non, o poco, affidabili.

A ruota dopo la costanza si scatenano anche tutte le varie componenti psicologiche che entrano in gioco… durante il gioco.
Una vincita ti manda in sballo totale? Lascia stare!
Una perdita ti manda in depressione? Lascia stare!

Vai sempre oltre quanto volevi giocare? Non va bene!

Vedi sempre tutto nero e complicato? È un problema.
Determinazione, sensibilità, intuito e così via, ci sono numerose sensazioni e tratti caratteriali che, ancora una volta, sono del tutto soggettivi.

Ed infine, ognuno ha il suo bagaglio di conoscenze sul calcio o le scommesse, generali e specifiche, capacità di memorizzare o tradurre un dato, un grafico, in una scelta. Questo stesso articolo potrebbe essere una rivelazione per alcuni e una serie di scontatezze per altri.

(A questo proposito io, nel dubbio, scrivo! 🙂

Insomma, credo sia chiaro come sia del tutto impraticabile applicare alla propria persona le bolle altrui, che fanno parte di una strategia che non può calzare.

E non importa se, metaforicamente, credi di avere anche la stessa taglia e quindi va bene tutto. Se ti arrivasse una tuta al posto di una muta, non avresti ottenuto un gran beneficio.

Rispetto a chi cerca bolle già fatte, a questo punto, ha molto più senso allora giocare completamente di pancia, a sensazione, a sentimento, a braccio, a caso.
Vedete voi come definirla, ma in generale senza alcuna strategia, zero sbattimento, pochissimo tempo, se arriva qualcosa bene se no pazienza, e chi lo sa perché o per come.

Probabilmente con tutto questo lungo articolo avrò anche rischiato di farti passare la voglia di fare del betting come si deve! Che sbattimento, troppe cose da fare! 

In realtà, per un appassionato, tutto ciò è all’ordine del giorno e si traduce in un divertimento. Non è mai un peso, anche se fatto con una strategia ed approccio, anzi è proprio quello il gusto. Studiare, capire, provare, riprovare. Il gusto di vedere che quanto analizzato si è verificato, al di là dell’importo vinto!

In questi anni ho avuto modo di conoscere tantissime persone che hanno una strategia di betting e che si diverte con un approccio strutturato.
Che siano i Pronostici Naturali o un vostro modello, l’importante è sempre divertirsi. E ogni tanto, sbocciare, ovviamente! 😉

Spero che questa guida possa esserti di aiuto e stimolo, anche perché dopo i fuffa Mondiali si riparte intensamente con i campionati e una seconda stagione fitta di partite!

Un caro saluto dal Bet Bunker,
Stefano