Criptovalute definite “scommesse”, facciamo chiarezza.

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Accostare il termine scommessa in senso dispregiativo in riferimento a criptovalute “fuffa” o shit coin è improprio e ingiusto.

Con tutto l’affetto e la stima che ho per diversi YouTuber che si occupano di criptovalute e che seguo con interesse, mi tocca però anche difendere la mia “categoria” degli scommettitori.
L’intenzione non è fare inutile dissing ma fare un po’ di chiarezza, anche perché,  oltre ad essere un appassionato di lunga data di betting con i miei Pronostici Naturali, anche attivo con i miei piccoli investimenti in cripto e progetti NFT in fase di realizzazione.

A dire il vero, già da tempo mi ronzava in testa di scrivere questo post sul blog ufficiale dei Pronostici Naturali, ma ho sempre lasciato perdere.

A furia però di sentire e risentire, questa semplicistica liaison in cui cascano pressoché tutti gli addetti ai lavori, mi sono sentito in dovere di prendere le difese della categoria degli scommettitori.

Esatto, scommettitori, ma quali? Per me esiste solo un modello di scommettitore ed è colui che opera con opera con prudenza, metodologia e passione nel betting.

Il punto è questo: troppo spesso si accosta il termine scommessa in senso dispregiativo per fare riferimento ad investimenti fatti letteralmente col deretano, senza un briciolo di criterio e prudenza, o per comprare l’ultima delle shit coin di turno.

Tra l’altro, ora che la situazione macro economica è a dir poco disastrosa e che il mercato cripto è tornato già da un po’ in bear market, ormai è diventato tutto una grande “scommessa”, come se l’unica opportunità della scommessa sia tirare una moneta e sperare.
La questione potrebbe quindi apparire semplicistica: qualsiasi forma di investimento, trading, gioco può essere svolta in modo imprudente, senza un minimo di conoscenze necessarie o addirittura con un approccio totalmente casuale.
Che sia operare in azioni, fondi, cripto, scommesse, cavalli, Totocalcio e chissà quanti altri mercati e forme varie ed eventuali.

In riferimento a cripto e scommesse i rispettivi motivi principali per cui, a mio parere, si dovrebbe approcciare questi mercati sono due.
Per le cripto si dovrebbe credere e avere fiducia in una nuova tecnologia che consenta una gestione decentralizzata dei propri dati e averi, per dirla in due parole. Per le scommesse, dovrebbe essere un divertimento ma fatto con la testa.
In entrambi i casi, la formazione, la prudenza, la capacità di mantenere la lucidità, la tecnica e tanti altri aspetti potranno, inoltre, portare anche a soddisfazione di natura economica.

Tirare la moneta, o meglio, acquistare a caso una moneta, non è scommettere. Così come piazzarsi davanti ad una macchinetta non è scommettere.


Chi scommette in modo serio, costante, equilibrato. analizza il proprio betting, i dati micro e macro, le statistiche adatte è già ad un livello PRO, indipendentemente che lo faccia con il modello dei Pronostici Naturali o altro sistema serio. 

E questo significa che un vero scommettitore non cadrà mai in balia di un raptus speculativo per acquistare a caso serie di coin senza sapere nulla.

E che per aggiungere nel portafoglio una cripto, la prima cosa che farà sarà approfondire, informarsi, studiare, ascoltare e molto altro, come già applicato nel betting,

E che sé deciderà di “puntare” X euro su una meme coin, lo farà comunque dopo ragionamenti e valutazioni e soprattutto sarà certo che quei X euro potranno anche andare a farsi benedire, senza che ciò possa provocare chissà quale scompenso economico.

Chi scommette così ha un livello di prudenza e di capacità di valutazione e gestione del rischio forgiato e maturato negli anni nel più complicato mercato che esista.

Quest’attitudine, inoltre, tornerà sempre utile anche in ulteriori ambiti e porterà probabilmente un beneficio.

Ebbene sì, perché la volatilità del betting chi l’ha può eguagliare? Pensiamo al calcio: 90 minuti più recupero e poi fine dei giochi. E magari la tua scommessa salta proprio all’ultimo secondo, tutti ci sono passati.
E questo è un aspetto altamente allenante e potenzialmente propedeutico per altri mercati, dove malissimo che vada, si può sempre provare a mediare il prezzo o perlomeno star fermi e rimanere in “gioco”.

Cripto e scommesse sono due mercati differenti, ma entrambi hanno una dignità e meritano serietà e rispetto.

Sono ben consapevole che sia “solo un modo di dire”, lo so amici del betting, ma mi sembrava corretto, ogni tanto, spezzare qualche lancia in favore del betting. 

Così bistrattato, così mal visto, così percepito in modo negativo, come se chi scommette sia di default un disperato in cerca di chissà quale colpo della svolta, mentre invece siamo spesso super operativi, preparati,  organizzati.